Le mafie si possono battere. Riprendiamoci tutto quello che è nostro.

diritti, Idee, sinistra TAGS / 'ndrangheta, antimafia, mafie admin 7 settembre 2022

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Organizzazione, capillarità, sodalizi strategici e inquinamento dell’economia e della democrazia. Sono segnali che non possiamo più ignorare. Non fa rumore, ma le mafie sono in giro. Ovunque.

Per questo mi permetto un post lungo, come lungo è il capitolo del nostro programma su questo tema dimenticato da gran parte della politica.

È sotto gli occhi di tutti il deserto che la crisi sociale, pandemica ed energetica si sta lasciando alle spalle in termini di attività commerciali e imprenditoriali. Sappiamo da rapporti e ricerche che la ‘Ndrangheta si è infiltrata al Nord vampirizzando imprese, strutture sanitarie, Comuni. Dove c’è crisi arrivano loro. A questo servono i fiumi di denaro da riciclare.

Riteniamo un nostro nemico chiunque collabori con la criminalità organizzata, direttamente o in concorso esterno, anche fornendo quel supporto nella gestione degli affari economici e del riciclaggio indispensabile alla continuità dell’impresa mafiosa.

Sosteniamo la confisca dei beni della criminalità organizzata, che riteniamo debba essere ulteriormente facilitata, soprattutto nella parte che riguarda il loro possibile riutilizzo a fini sociali e collettivi.

Dobbiamo promuovere la legalità attraverso processi formativi ed educativi, prima ancora che per la propria sicurezza, per la propria dignità e libertà.

Dobbiamo rafforzare l’assetto legislativo e giudiziario e sostenere le autorità investigative nazionali e internazionali preposte, in modo da far sentire la presenza della legalità e della trasparenza in ogni ambito sia pubblico sia privato.

Dobbiamo lavorare senza sosta per una società che vuole essere libera, democratica, solidale.

La repressione dell’illegalità deve anche essere il segno del mutamento radicale della mentalità che fa crescere il cittadino secondo la cultura del contrasto alle mafie, e quindi al favoritismo e all’arbitrio, all’omertà.

Riteniamo che particolare attenzione debba essere data al fenomeno delle ecomafie: movimento terra, gestione illecita dei rifiuti, edilizia abusiva, lavori svolti in emergenza o in scadenza: sono tutti settori in cui la criminalità organizzata si impone tramite corruzione e violenza.

Contrastare i cambiamenti climatici e lo sfruttamento delle risorse vuol dire anche contrastare la criminalità organizzata e tutti coloro che vi collaborano.

Occorre approvare delle leggi contro agromafie e saccheggio del patrimonio culturale, archeologico e artistico e introduzione nel Codice penale dei delitti contro gli animali.

Dobbiamo condurre una lotta senza quartiere al fenomeno del caporalato e allo sfruttamento dei lavoratori nelle nostre campagne, anche attraverso la tutela e l’accompagnamento dei braccianti che denunciano e la riforma delle leggi sulla cittadinanza e sulle migrazioni.

Serve integrare la normativa vigente in materia di scioglimento delle amministrazioni per infiltrazioni mafiose, con la previsione di una rotazione automatica del personale anche con possibilità di trasferimento presso altri enti e di sostituzione con l’istituto della mobilità.

Vigilare sulle assegnazioni degli appalti pubblici, in particolare sulle aggiudicazioni dei fondi PNRR su cui le mafie hanno già puntato lo sguardo.

Aggiornare a livello regionale e uniformarla a livello nazionale la normativa relativa alle cave e al loro monitoraggio.

Sul piano penale, prevedere un rafforzamento delle misure cautelari del sequestro preventivo e della confisca al fine di assicurare un disincentivo immediato alla commissione di reati ambientali.

Inserire i delitti ambientali previsti dal titolo VI-bis del Codice Penale e il delitto di incendio boschivo tra quelli per cui non scatta l’improcedibilità.

Legalizzare la cannabis e impegnarsi nella lotta al narcotraffico anziché in quella contro i consumatori.

Altre idee? Professionalità, tecnologie e intelligenza artificiale antimafia.

Istituire un’Anagrafe pubblica dei rifiuti urbani speciali.

Attivare un sistema di tracciamento GPS dei rifiuti.

Sviluppare accordi con aziende specializzate con l’acquisizione di immagini satellitari per rilevare tempestivamente i movimenti terra sospetti.

Prevedere la mappatura geolocalizzata degli impianti autorizzati di recupero, di trattamento e smaltimento e delle aree a rischio comprese le aree dismesse.

Istituire sistemi di coordinamento e condivisione, a livello regionale e nazionale, delle banche dati istituzionali e giudiziarie in materia ambientale.

Potenziare il personale di NOE e Guardie Forestali e rendere loro accessibili le banche dati sopra citate.

Migliorare l’efficacia complessiva e aumentare le azioni di controllo ambientale attraverso strutture operative che possano agire anche al di fuori dei confini regionali, in modo da contrastare più efficacemente il traffico illecito di rifiuti.

Dovremmo tutti spingere verso la creazione di una legislazione europea in materia di contrasto ai traffici illeciti di rifiuti, intensificare una cooperazione internazionale tra forze di polizia e organi giudiziari, favorire lo scambio di informazioni e dati utili a intercettare le nuove rotte dei traffici illeciti.

Aumentare le pene dei reati ambientali e il periodo della prescrizione.

Le mafie si possono battere. Riprendiamoci tutto quello che è nostro.

Ambiente, legalità, dignità ★riprendiamoci tutto★ #AlleanzaVerdiSinistra #SinistraItaliana #EuropaVerde #Elezioni #ElezioniPolitiche202

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