Prevenzione, Grimaldi (Liberi Uguali Verdi): Le donne a rischio di tumore al seno e alle ovaie non possono continuare a pagare il ticket nell’attesa che si trovi il colpevole

diritti, Idee, Regione, sanità TAGS / brca1, brca2, esenzione, prevenzione, salute, sanità Piemonte, seno, ticket, tumore admin 18 novembre 2019

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“Continuano ad arrivarci segnalazioni, alcune riportate anche dai quotidiani locali, di donne a rischio di tumore al seno e alle ovaie che non accedono all’esenzione. Si parla di problemi ‘tecnici e localizzati’, ma si scopre che la circolare è stata realmente trasmessa al Centro unico per le prenotazioni solo l’altro ieri” – dichiara il Capogruppo di Liberi Uguali Verdi Marco Grimaldi – “poco mi interessa se la responsabilità sia dell’Assessore, del Csi o dell’Asl, il punto è che un migliaio di donne piemontesi vedono negato il loro diritto a una corretta prevenzione perché un codice non è stato inserito in un software”.

Sono passati ormai più di sette mesi da quando la Giunta Chiamparino, con una Delibera, ha stabilito l’esenzione, attraverso il codice D99, degli esami di prevenzione tumorale per le donne affette dalla mutazione ereditaria del gene Brca 1 e Brca 2.

Finalmente il 1 di novembre, dopo le pressioni di Silvana Accossato e Marco Grimaldi, che già a settembre aveva sollevato il tema in aula, il decreto attuativo della delibera è stato emanato. Tuttavia donne bisognose di effettuare esami e controlli allo sportello continuano a non trovare il codice di esenzione D99.

Parliamo di circa 1.000 le donne piemontesi interessate e si stima che possano essere circa 2.000, con un’identificazione di 180 nuovi casi all’anno. Il rischio ereditario del cancro della mammella è un’evidenza scientifica, provata proprio identificando le mutazioni dei geni Brca 1 e brca 2, e i controlli clinici consentono di classificare con accuratezza il profilo di rischio di insorgenza della malattia.

“Parliamo di donne che rischiano molto più delle altre” – prosegue Grimaldi – “che ogni sei mesi devono sottoporsi a regolari visite ed esami: un percorso molto costoso che va inserito in un contesto di gratuità. Non possono continuare a pagare il ticket mentre qui si gioca allo scaricabarile. La situazione si deve sbloccare ora”.

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