un’ora alla volta
diritti, Eventi, Idee, iniziative, lavoro, sinistra, solidarietà TAGS / diritti lavoratori admin 14 febbraio 2019“Un’ora alla volta”
domenica 10 marzo, alle ore 20,00 al Teatro Espace, via Mantova.
Azione pubblica ideata da: Maurizio Cilli e Marco Grimaldi
Lecture: Maurizio Cilli
Ricerca: Andrea Aimar
Tecniche audiovisive: Stephen Berg e Max Boulevard
Sonorizzazione: Mauro Battisti (contrabbasso) Donato Stolfi (batteria)
produttore esecutivo Poldo Paolo Testa
Testi: Andrea Aimar, Maurizio Cilli, Nicola Favaro, Marco Grimaldi, Francesca Gruppi
Corteo voci: Diego Acampora, Rocco Albanese, Giulia Boggio Marzet Tremoloso, Chiara Torre Gasparri, Valeria Gritti, Francesca Gruppi, Helios Marchelli, Valentina Schifano.
PS4: Michele Tamburini
Bandiere di lotta: Maurizio Cilli e Melina Benedetto
Le 8 ore, 100 anni dopo.
A cent’anni dal primo contratto nazionale che contiene la conquista delle 8 ore (Federazione degli industriali metallurgici – FIOM), vogliamo una nuova riduzione dell’orario, per aumentare l’occupazione e far fare alla società un passo in avanti.
Torniamo a parlarne collettivamente con una serata di azione civile:
La riduzione dell’orario di lavoro è una lente attraverso la quale possiamo rileggere la nostra storia recente, che è anche la storia dei contrasti tra i privilegi economici dei pochi e le vite dei molti, tra i proprietari delle fabbriche e delle terre e i lavoratori delle città e delle campagne.
Il 20 febbraio 1919 in Italia viene firmato il primo contratto nazionale contenente le 8 ore (48 settimanali), che ridimensiona notevolmente i ritmi di lavoro, segnando una vittoria decisiva in quella storia di aspri scontri. Un grande contributo venne dalle lotte contadine del vercellese, che già nel 1907 avevano strappato analoghe migliorie contrattuali, anticipando e favorendo la legge nazionale.
La storia delle lotte contro gli appetiti del capitalismo prosegue lungo tutto il secolo scorso, con le grandi conquiste del movimento operaio. E dopo? Dagli anni ’80 la rotta si inverte.
Oggi in Italia si lavora per 40 miliardi di ore all’anno (1.800 pro-capite, pari a 40,5 ore a settimana lavorativa per ciascuno), mentre ci sono 6 milioni di disoccupati.
Se abbassassimo il limite settimanale per tutti a 36 ore, 3 milioni di persone potrebbero avere un posto di lavoro. Per questo vogliamo celebrare quella vittoria storica e rilanciare un’antica battaglia più attuale che mai.
L’ingresso è libero fino a esaurimento posti, le donazioni volontarie. Presto i biglietti saranno disponibili. Potete intanto richiedere la prenotazione a proximafestival@gmail.com