Dipendenze e riduzione del danno, Grimaldi (SI-LeU): Piemonte apripista sul drug checking

creatività, cultura, diritti, Eventi, Idee, Regione, sanità, sinistra TAGS / analisi droghe, droghe, drug checking, piemonte, riduzione del danno admin 20 novembre 2018

drugcheckingservice2016

Oggi in aula la Giunta ha risposto all’interrogazione urgente del Capogruppo di LeU Marco Grimaldi, che chiedeva l’approvazione delle linee guida redatte dagli operatori delle Asl per la riduzione del danno in materia di dipendenze.

Gli interventi di riduzione del danno nel campo delle tossicodipendenze in Italia risalgono ai primi anni 90’, contando su più di 25 anni di operatività, e sono diventati una pratica validata e consolidata. In particolare, il “drug checking”, una pratica molto diffusa in tutta Europa, è un servizio di analisi delle sostanze psicoattive, svolto proprio nei contesti di consumo, e di comunicazione ai consumatori delle informazioni acquisite, in modo da renderli più consapevoli e capaci di autoprotezione.

Per decenni il drug checking in Italia è stato portato avanti solo da gruppi di volontari/attivisti, in progetti che non dovevano rendere conto a una committenza istituzionale, a proprio rischio e pericolo. Successivamente, tre anni fa, è nato Baonps (Be Aware on Night Pleasure Safety), un progetto europeo cui hanno aderito con convinzione partner istituzionali come il Serd di Ivrea e il Centro Regionale Antidoping (Cad) Alessandro Bertinaria di Orbassano, con il proprio laboratorio regionale di Tossicologia. Il progetto utilizza una tecnologia basata sulla spettroscopia Raman, che permette agli operatori di non entrare in contatto diretto con le sostanze e di fare test veloci.

Grazie al Cnca (Coordinamento Nazionale Comunità di Accoglienza) e ai servizi outreach della rete, è stato possibile portare questa esperienza in vari eventi in sei regioni italiane e in tutti i casi i feedback sono stati molto positivi. In Piemonte, nel bando di rinnovo del progetto Neutravel (di intervento di riduzione del danno nei luoghi di divertimento), la Regione richiede espressamente la fornitura del drug checking fra le azioni previste. Del resto, ormai molti grandi eventi sostenuti dalle istituzioni pubbliche ospitano gli operatori e i volontari delle Asl di Torino e Ivrea e dei progetti P.I.N e Neutravel, offrendo alle persone la possibilità di rilassarsi in una zona di decompressione, distribuendo acqua, preservativi e alcoltest monouso, diffondendo materiale informativo sulle principali sostanze psicotrope/psicoattive e i correlati stili di vita a rischio.

“Ormai sappiamo perfettamente che allarmismo e repressione non riducono il danno” – dichiara Grimaldi. – “Per quanti cani antidroga ci siano fuori dai festival, dalle discoteche e dai club, per quanti controlli si facciano, le droghe – soprattutto se sintetiche – entreranno sempre in quei luoghi. Per questo credo che servano sale del consumo mobili e drug checking sostenuto dal pubblico in tutto il territorio regionale e nazionale. Il Piemonte è stato apripista su questi temi, ora si tratta di approvare le linee guida redatte dagli operatori delle ASL. Entro l’anno – ci è stato detto – definiremo i LEA della riduzione del danno e della limitazione dei rischi, con una serie di interventi per 2,5-3 milioni di euro a prescindere da servizi già attivi”.

Share on FacebookTweet about this on TwitterShare on Google+Email this to someone