Cooperative private offrono servizi alle Asl. Grimaldi (LeU): Le Asl interrompano le esternalizzazioni e il ricorso a lavoro precario  

diritti, Regione, sanità, sinistra admin 29 maggio 2018

italia online

Oggi in aula l’Assessore Saitta ha risposto all’interrogazione urgente del consigliere di LeU Marco Grimaldi sull’esternalizzazione di servizi medici presso alcune cooperative private.

Si è infatti appreso che alcuni medici neo-laureati piemontesi hanno recentemente ricevuto comunicazione da parte della Cooperativa Novamedica, la quale informa di essere in procinto di selezionare “medici da inserire presso l’Istituto Maugeri di Veruno in provincia di Novara”. La documentazione richiesta include certificato di laurea ed eventuale specialità, iscrizione all’albo dei medici, polizza assicurativa in corso di validità, certificato BLSD in corso di validità. La cooperativa offre un compenso orario lordo di 16,00 Euro all’ora per turni diurni o notturni di 12 ore ciascuno.

Novamedica Soc. Coop. Sociale ONLUS è una primaria società di servizi sanitari ed assistenziali affiliata a LegaCoop con sede a Bologna, che sulle proprie pagine internet dichiara di “selezionare specialisti per incarichi libero professionali presso strutture ospedaliere pubbliche e private in Piemonte, Veneto, Lombardia ed Emilia Romagna”. Al momento risultano aperte le selezioni per Medicina d’urgenza (ed equipollenti), Medici non specialisti con esperienza di PS/118 e relative certificazioni, Pediatria (o in possesso del PALS), Ginecologia, Pneumologia, Fisiatria, Geriatria, Medicina fisica e riabilitativa. La cooperativa dichiara inoltre di ricercare “medici di guardia per RSA situate in Piemonte, Lombardia ed Emilia Romagna” e “medici di guardia per strutture termali”.

Recentemente organi di stampa hanno riportato altri casi di cooperative private nel campo della salute, che offrirebbero prestazioni esterne alle stesse Asl. Si tratterebbe di un fenomeno nato al Nord, di cui proprio la Novamedica di Bologna sarebbe l’esperienza capostipite.

In carenza di medici presso le Asl e in assenza di concorsi, le cooperative suddette coprono addirittura i turni di pronto soccorso. Si tratta tuttavia di forme di lavoro precarie che, anche se fossero remunerate quanto quelle analoghe strutturate, non godono delle stesse tutele.

Grimaldi ha chiesto pertanto se le Asl piemontesi si servano dei servizi di questo genere di cooperative, anche alla luce del fatto che la Giunta ha più volte annunciato di aver avviato le pratiche di assunzione e stabilizzazione del personale medico.

L’Assessore Saitta ha garantito che, con la delibera di Giunta del 22.12.2017 contenente le disposizioni alle Asl per procedere alle assunzioni nel 2018 – venuto meno il limite imposto dal piano di rientro – le Asl sono tenute ad avviare concorsi, avvisi pubblici o procedure di mobilità per reclutare personale. Ha aggiunto che è stata data disposizione di operare per ridurre le forme contrattuali atipiche, fra cui il ricorso alle cooperative e che, solo sporadicamente, laddove la procedura concorsuale non è stata portata a termine, si ricorre a queste strutture.

“Usciti dal piano di rientro, avevamo chiesto di avviare una ricognizione e sbloccare le assunzioni” – dichiara il Segretario di Sinistra Italiana Grimaldi. – “I direttori delle Asl non perdano tempo e interrompano ogni pratica di esternalizzazione e ogni forma di lavoro precario.”

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