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cara sinistra, ecco il nostro “contratto d’amore”

diritti, Idee TAGS / leu, Liberi e uguali, Marco Grimaldi, sinistra admin 27 maggio 2018

assemblea leu 2

Cara sinistra,
stamattina ho preso un treno alle 5 per te e ti ho scritto 10 regole del nostro “contratto d’amore”:

1) tieniti i miei dati personali, i miei dati sensibili e il mio diritto alla privacy. Se hai un’idea, anche solo una per attivare qualcosa, rompimi pure le palle, chiamami pure di notte. Però vedi di non convocarmi solo per farmi fare assemblee inutili in cui non sai nemmeno cosa dirmi. Smetti di parlare di politica inizia a farla.

2) Cara sinistra, come ti dicevo qualche mese fa, prima che tutto ti crollasse addosso il 4 Marzo: la destra aveva già vinto perché l’egemonia è cosa seria, non devi riaprire le Frattocchie per capire che, se non studi Gramsci, non basta taroccare (anche tu) il tuo CV per essere credibile.

3) Cara sinistra, un’Ansa delle 6.20 ci ha raccontato che il cadavere di un uomo di colore è stato trovato questa mattina a Bardonecchia, sul sentiero montano dell’orrido Frejus, a circa 5 km dal confine francese. Ecco, visto quello che ti dicevo sopra, spieghi tu a Orfini che si fossero accorti prima che quando hanno sostenuto che i flussi migratori mettevano a rischio la democrazia nel nostro paese, quando hanno accettato di declinare il tema della sicurezza collegandolo esclusivamente al tema migratorio, quando non hanno contrastato la campagna che dipingeva le ong come organizzazioni para-malavitose,
non hanno solo reso impossibile il lavoro di chi ha la sola colpa di provare ogni giorno a salvare vite umane, hanno fatto la destra, legittimato la destra, facendo poi dilagare la destra in tutto il paese?

4) Cara sinistra, invece che passare i prossimi anni a lasciar intendere a chi ti ha votato che l’hai fregato, mentre spieghi a chi ha votato 5 Stelle che è un fascista, prova a pensare:

a) che chi ti ha votato, contro tutto e tutti, è la persona a cui vuoi più bene e che è importante non perderla, come quell’amore che sopporta i tuoi calzini sporchi lasciati in giro e il tubetto di dentifricio aperto.

b) chi li ha votati è possibile che pensi che le cose promesse saranno mantenute davvero, come il reddito di cittadinanza che non hai capito, perché non hai studiato a fondo, non ne hai colto la potenza contro il ricatto, non hai compreso che se esiste in tutti i paesi tranne Grecia e Italia un motivo ci sarà.

5) Cara sinistra, vedi sopra, ti do un secondo consiglio: anche chi ha votato Lega non per forza è un fascista. Già, perché noi l’opposizione alla Fornero non l’abbiamo fatta come al “circo Massimo” e, tra le altre cose, non mi pare che ci sia una bozza di proposta di legge sulle pensioni. Sarà un caso? (N.B.: a proposito di fascismo, evitiamo di usare questo termine per ogni persona che la pensa diversamente da noi).

6) Cara sinistra, prima di parlare di alleanze, cerca di costruire un’opposizione di sana e robusta Costituzione, perché sarebbe urgente evitare che la “resistenza” alla Flat Tax, alla Ruspa e a questo progetto nazional-sociale venga guidata da chi ha ci ha portato fin qui, tra larghe e piccole intese e patti del Nazareno.

7) Cara sinistra, a tal proposito, come il compagno Micati al quale rubo questo punto, non riesco a capire e inizia a infastidirmi il livello di ostracismo nei confronti di Savona, che (per quanto spostatosi su posizioni più estreme e che non condivido) non è un terrorista ed è già stato ministro.
Se c’è un modo per indebolire le istituzioni e far montare l’antieuropeismo ancora di più è continuare a ostacolare la nascita di questo di governo.

8 ) Cara sinistra, arrivano buone notizie dall’Irlanda. Ecco, vedi di stare a fianco alle donne di Non una di meno, stai a fianco di chi difende la 194, di’ come noi in Piemonte che, se gli obiettori superano il 50%, è doveroso che il direttore dell’Asl cerchi altri operatori e se, non li trova, pubblichi un bando per assumere chi pratica lVG.

9) Cara sinistra, come avrai letto, un operaio di 61 anni, a 4 anni dalla pensione, è stato licenziato perché una macchina lavora al posto suo, scritto nero su bianco dall’azienda. Succede ogni giorno, da Roma Termini ai MC Donalds, altro che industria 4.0.
Da qualche tempo parliamo di questo tema, io personalmente lo faccio dalla nascita di Sinistra Italiana. Ecco, ti riassumo: dopo aver letto gli studi della Banca d’Inghilterra, dell’Onu, McKinsey, ho colto che in tutto il mondo 1,2 miliardi di posti di lavoro sono sostituibili – in tutto o in parte – con le tecnologie oggi disponibili a livello commerciale. Nelle sole Italia, Francia, Germania, Spagna e Regno Unito i posti full-time a rischio sono 54 milioni, pari a un monte stipendi di 1.700 miliardi.

Ecco, cara mia, ultimamente sei stata in ritardo su tutto, possiamo su questo argomento, che vale davvero tanto, avere un punto di vista?

Ti dico il mio. Dobbiamo ripensare alla redistribuzione del lavoro e dei suoi tempi, ho anche scritto una proposta di legge che potrebbe esserti utile. Parla di riduzione dell’orario di lavoro a parità di salario.

Lo so che è dura, ma dobbiamo immaginare una società più libera dal lavoro, in cui le identità e l’emancipazione passino attraverso più canali. Per la sinistra non è mai stato un passaggio facile, ma va fatto. La tecnologia non aspetta nessuno e il rischio è che siano solo pochi a godere dei suoi vantaggi, nel mondo e dentro le nostre società. Ma poi se ci pensi, il 1 Maggio non è l’emblema della vittoria delle 8 ore di lavoro, 8 ore di sonno, 8 ore di svago, impegno e tempo libero?

10) Cara sinistra, tuttavia, nell’immediato, servono anche politiche di rilancio occupazionale attraverso la riconversione ecologica dell’economia, la messa in sicurezza del territorio, l’investimento in ricerca e istruzione e soprattutto una riforma del welfare in senso universale, per fare fronte a queste trasformazioni senza esserne travolti. Questo si può fare soltanto se si agisce sulla leva della redistribuzione, perché non basterà dire: “tassiamo i robot”. Il che ci porta nuovamente ad affrontare la grande questione delle disuguaglianze fiscali, dell’evasione e dell’elusione, della fuga del capitale nella finanza e nelle “isole del tesoro”. Sai a quanto ammonta la perdita totale stimata per gli Stati dell’Unione Europea derivante da pratiche di evasione ed elusione fiscale da parte di singoli e multinazionali? A 1.000 miliardi di euro. Come ci ha ricordato davanti all’Apple store di Torino Elly Schlein, l’equivalente di tre piani Junker. Care compagne e cari compagni: Mordiamo la mela! Lanciamo una campagna, è già pronta: Think different Pay in Italy.

Cara sinistra, come diceva Ingrao, non mi hai convinto, ma farò di tutto per non lasciarti così. Sei più bella di così, puoi essere più grande di così. Torna a essere utile agli altri e vedrai che sarai utile anche a te stessa.

* Assemblea Nazionale Liberi e Uguali, 26 Maggio 2018, Roma. Foto di Andrea Brogi

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