Appalti pulizie, Grimaldi (SEL-SI): I lavoratori non sono polvere che possiamo gettare sotto i nostri tappeti.

diritti, Idee, lavoro, Regione, sanità, sinistra TAGS / lavoro povero, pulizie, Regione Piemonte admin 19 aprile 2017

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Oggi una delegazione delle lavoratrici delle pulizie del Consiglio Regionale è stata ricevuta in Sala Viglione per un’audizione.

Le addette, in protesta davanti a Palazzo Lascaris, hanno denunciato una situazione opaca e apparentemente grave: il 15 marzo l’azienda Lucentezza, non a conoscenza di un successivo appalto, ha inviato loro le lettere di licenziamento. Tuttavia, in seguito a un accordo allo scadere dell’appalto (31 marzo), le ha revocate.

Il nuovo appalto però, stando alle comunicazioni date dall’azienda in un incontro con le trenta dipendenti, verrebbe rinnovato con un taglio del 46% delle ore, che passerebbero da 20 a 10,75 settimanali. A fronte del taglio, il servizio resterebbe invece identico. Secondo la Lucentezza, il taglio sarebbe stato chiesto dal Consiglio stesso, per recuperare ore ‘in eccesso’ pagate all’azienda.

Le addette alle pulizie hanno chiesto alla Regione a quanto ammonta effettivamente la riduzione oraria e perché il servizio non sia stato conseguentemente modificato, ma soprattutto hanno invitato a intervenire per far sì che l’azienda riveda le proprie decisioni ed eviti di sconvolgere gli orari di lavoro delle dipendenti, già assunte con part time minimi.

Inoltre, da una notizia delle ultime ore, pare essere arrivata a 14 dipendenti la procedura di mobilità.

“I lavoratori non sono polvere che possiamo gettare sotto i nostri tappeti. Se questa storia non fosse smentita saremmo all’apice dell’ingiustizia: non solo non riusciamo a garantire giusta retribuzione e condizioni di lavoro dignitose alle lavoratrici delle nostre Aziende Sanitarie, ma addirittura saremmo responsabili in prima persona dell’impoverimento delle addette che ogni giorno si occupano delle nostre sedi” - dichiara il Capogruppo di SEL Marco Grimaldi. - “Questa situazione va chiarita immediatamente e, se è il caso, quel rinnovo va ridiscusso”.

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