il nostro 1° Maggio.

Idee admin 2 maggio 2014
 
____ 1 Maggio 2014, Torino
Se non sapremo lottare per istituire un reddito di cittadinanza e un salario minimo europeo, difficilmente restituiremo il 1° Maggio a tanti concittadini e alle generazioni che non vedono nella festa del lavoro una storia che continua.

Non solo. L’orario di lavoro quotidiano fissato in otto ore era un’utopia a fine del ’800, come il diritto allo sciopero, alla maternità, alla stessa pensione. Lo sono di nuovo anche oggi? Se sì perché?

Credo che alle molte persone che con sofferenza e rabbia pensano che questi ritardi siano responsabilità di tutti i partiti, compresi quelli della sinistra, dobbiamo una spiegazione. Anche chi, come me, ha sempre sostenuto queste battaglie e rivendicato quei diritti non se la cava dicendo: “siamo stati spesso minoranza, non abbiamo avuto i consensi per cambiare l’Italia davvero”. Se la sinistra non sa dare voce alla rabbia, trasformando il desiderio di vendetta in un desiderio di giustizia, è destinata a sparire per sempre. Io e credo di poter dire noi, per ora, non siamo stati in grado di farlo. Io e credo di poter dire noi ce la metteremo tutta per provare a farlo.

Marco Grimaldi

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Dico infine una cosa agli incappucciati che si presentano ancora con le spranghe e le mazze in piazza per fare il solito teatrino contro i “responsabili dei disastri”: sarà anche vero che tanti non vedono l’ora di reprimere e aggredire il dissenso ma, come diceva un noto pacifista svizzero, “questa idea di voler fare trionfare la giustizia tramite la violenza sembrerà un giorno così imbecille come ci sembra oggi l’uso della tortura per sapere la verità”.  

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