Servizi idrici. A rischio l’occupazione dei lavoratori Sicea.

Idee admin 7 novembre 2013

Dopo la manifestazione dei lavoratori Sicea, che si è tenuta oggi in occasione del convegno sul futuro delle risorse idriche organizzato da Smat alla presenza del Sindaco di Torino e del Ministro dell’Ambiente, i consiglieri Grimaldi di Sinistra Ecologia e Libertà, Alunno, Levi e Ventura del Partito Democratico, insieme ai rispettivi Capigruppo Curto e Paolino hanno presentato un question time.
I rappresentanti sindacali di Fim Fiom e Uilm, a margine della manifestazione, si sono detti preoccupati per il futuro occupazionale dei 74 dipendenti Sicea, l’azienda privata che da anni si occupa di manutenzione del servizio idrico 20 Comuni in virtù di un contratto di servizio con Smat,  che scade il 31 dicembre.
A fronte della decisione di Smat di internalizzare il servizio, i rappresentanti sindacali affermano che “all’inizio delle trattative, la Partecipata del Comune  annunciava di voler assorbire 50-55 lavoratori mentre i restanti sarebbero stati tutelati con la mobilità volontaria e i pensionamenti” poi il cambio di direzione: “Adesso vogliono assumere al massimo la metà dei lavoratori”.
L’interpellanza, rivolta al Sindaco e all’Assessore alle Partecipate, intende verificare quanto segnalato e come la Città di Torino intenda operare per garantire il futuro lavorativo delle maestranze Sicea.
_____________

ecco il testo:

INTERPELLANZA A RISPOSTA IMMEDIATA

OGGETTO: SMAT non assorbe lavoratori SICEA.

I sottoscritti Consiglieri Comunali,

PREMESSO CHE:

-          La SICEA S.p.A., Società Italiana Costruzione Esercizio Acquedotti, azienda con sede a Collegno, conta 74 dipendenti e fino al 31 dicembre 2013, in qualità di soggetto operativo per conto di SMAT, si occuperà di manutenzione impianti nel servizio idrico integrato in 20 comuni dell’interland torinese;

-          L’appalto in questione è scaduto l’anno scorso ed ha avuto una proroga di un anno;

-          SMAT ha deciso da tempo di internalizzare questo servizio, e da ciò ha tratto origine una lunga trattativa tra le due aziende;

CONSIDERATO CHE:

-          i sindacati Fim-Fiom-Uilm, preoccupati per le intenzioni di SMAT in materia di riassorbimento dei lavoratori SICEA, nella mattina di giovedì 7 novembre 2013 hanno organizzato una manifestazione davanti ai cancelli della sede dell’ILO in viale Maestri del Lavoro, presso cui si è svolto un convegno sul futuro delle risorse e dei servizi idrici, organizzato da SMAT, a cui hanno partecipato il Sindaco di Torino e il Ministro all’Ambiente.

-          I rappresentanti sindacali hanno affermato: “All’inizio delle trattative SMAT dichiarava di voler assorbire 50-55 lavoratori e con la mobilità volontaria e i pensionamenti tutti sarebbero stati tutelati. Recentemente il cambio di rotta e adesso vogliono assumere al massimo la metà dei lavoratori quando, secondo le nostre fonti, ci sarebbe bisogno anche delle professionalità di quelli che saranno lasciati fuori. E’ inaccettabile e il sindacato farà di tutto per tutelare quei posti di lavoro. Chiediamo agli enti pubblici, e ai politici, delle risposte”;

-          L’Assessore Passoni, durante la seduta congiunta delle commissioni consiliari permanenti I^ e VI^, svoltasi in data 6 novembre 2013, in sede di discussione della deliberazione avante per oggetto Linee di indirizzo agli organismi partecipati dalla citta’ in materia di personale”, ha escluso motivi ostativi ad assunzioni derivanti da acquisizioni operate da società partecipate;

INTERPELLANO

Il Sindaco e  l’Assessore competente per sapere se sono al corrente di quanto segnalato e come intendano operare al fine di garantire la piena tutela occupazionale per i lavoratori SICEA.

Marco Grimaldi                                                                                Gianni Ventura

Michele Curto                                                                                   Michele Paolino

Guido Alunno                                                                                              Marta Levi

Share on FacebookTweet about this on TwitterShare on Google+Email this to someone