Trasporti, 500 sindaci contro Cota.

Idee admin 4 aprile 2013

Insieme a 500 sindaci contro i tagli ingiustificati (tecnicamente e moralmente) che Cota vuol fare al Trasporto Pubblico Locale. #percambiareariainpiemonte.

500 fasce tricolore si sono riunite nella sede della Provincia per opporsi alla decisione della giunta regionale guidata da Cota di ridurre i finanziamenti alle aziende. Poi tutti in Regione con 22 pullman per dire al Presidente “fuorisede”: “abbiamo già tagliato del 15 per cento ulteriori riduzioni sono impraticabili se non mettendo in crisi il sistema aziendale e a rischio i posti di lavoro”.

In mattinata Piero Fassino, sindaco di Torino e presidente dell’Anci Piemonte era intervenuto all’assemblea dei “manifestanti”: “Siamo qui per rendere chiara una situazione insostenibile, se non si porteranno delle correzioni alle ipotesi di bilancio fatte dalla Regione ci sarà una situazione analoga sul Welfare, sui Servizi Educativi e sulla Cultura. Gli enti locali non riusciranno ad erogare quei servizi fondamentali soprattutto in un periodo di crisi. Se si riduce l’offerta dei servizi si contribuisce ad un effetto recessivo, difficile contrastare la crisi se le risorse che possediamo vengono tagliate. Così non solo non contrastiamo la crisi, ma la accentuiamo verso i lavoratori, le famiglie e le imprese. Così mette in ginocchio il servizio pubblico, quello privato, significa smantellare un servizio di trasporto pubblico nel momento in cui la crisi porta ad un aumento dei passeggeri, nel momento in cui ci vengono chieste politiche ambientali”.

Corrado Corradi, segretario Filt-Cgil Trasporti ha detto, anche a nome di Cgil, Cisl e Uil: “I diecimila lavoratori del settore sono preoccupati, ogni mese devono combattere con i ritardi degli stipendi. I servizi che vengono svolti sia su ferro sia su gomma sono indicati come i corrispettivi per i servizi minimi. se qualcuno pensa che si debba scendere sotto i minimi ci deve spiegare come si può fare. Siamo l’unica Regione del Nord che non ha ancora riformato il settore, l’assessore Bonino è da anni che ci dice che sono necessari dei tavoli, se continua così apriremo un mobilificio”.

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