Torino. La cultura della Legalità.

Idee admin 11 settembre 2012

Disciplina contratti: approvato il nuovo regolamento

Abbiamo dato un primo giro di vita ai contratti e appalti della città.

Da tempo ci siamo impegnati dentro la commissione Antimafia per azzerare i massimi ribassi e avviare dei protocolli di sicurezza con la D.I.A. per aumentare le “informative Antimafia” e il lavoro di vigilanza e controllo per arginare l’amministrazione da qualsiasi tentativo di infiltrazione mafiosa.

Grazie alla delibera votata in consiglio siamo arrivati ad un unico luogo di archivio e controllo di tutte le anomalie degli appalti o delle aziende segnalate negativamente dagli uffici del comune. Non siamo lontani da quelle famose  white list di “imprese corrette” che in molti invocano.

Le nuove tecnologie ci permetteranno di videoregistrare le trattative private con le aziende e di mettere in streaming la selezione dei bandi pubblici.

Il nuovo regolamento modifica in particolare le competenze del segretario generale, disciplina in modo più compiuto la composizione e le attività delle commissioni di gara e interviene sugli affidamenti in economia, i concorsi di idee, l’albo fornitori e la cessione dei crediti.
Attenzione anche alla razionalizzazione della spesa, attraverso l’introduzione di forme di monitoraggio e di accorpamento dei fabbisogni in merito all’acquisizione di lavori, servizi e forniture da parte della Città.

Ci siamo impegnati anche a regolamentare le sponsorizzazioni: non possiamo permettere che un produttore di sigarette finanzi una casa di riposo, che un fabbricante di armi sovvenzioni un concerto o che un’azienda di poker online paghi i servizi dei nostri nidi.

Nessuno vuole mettere in discussione i comportamenti individuali dei cittadini, ma è un dovere etico della città non fare pubblicità a fenomeni potenzialmente pericolosi. A nessuno infatti sfugge che, per esempio, il gioco d’azzardo genera 80 miliardi l’anno. Una vera e propria tassa sulla povertà, che oltretutto ha generato centinaia di migliaia di nuovi casi di dipendenze.

Marco Grimaldi

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