Orti urbani al Parco dell’Arrivore

Idee admin 20 settembre 2012

Il manifestoLa Commissione Ambiente, presieduta da Marco Grimaldi, ha effettuato un sopralluogo agli orti urbani di Barriera di Milano, siti al parco dell’Arrivore.
La zona, fino al 2003, era occupata da un campo rom che successivamente è stato spostato nell’attuale campo di via Germagnano.
Dopo bonifiche del terreno, necessarie in quanto gli orti sorgono nella zona dell’ex cava, è stato possibile creare uno spazio da destinare ad orti urbani in concessione ai residenti di Barriera di Milano. Ad oggi sono 173 gli orti, ciascuno di 100 metri quadri dotati di una piccola casetta di legno per il ricovero attrezzi ed un allacciamento alle condutture dell’acqua per l’irrigazione.
L’assegnazione degli orti avviene tramite bando ed i requisiti per accedere si limitano alla fascia d’età, privilegiando i pensionati, il reddito Isee e l’anzianità di residenza. Ogni cinque anni si procede a nuovo bando, così da poter consentire ad un maggior numero di cittadini l’accesso a questi spazi che vengono concessi in locazione alla cifra simbolica di 50 euro annui.
Mensilmente, un nucleo composto dal comitato nato spontaneamente tra gli assegnatari degli orti e personale dell’ufficio tecnico della Circoscrizione, procedono al monitoraggio degli appezzamenti. Se vengono rilevate irregolarità, come ad esempio il subaffitto del terreno, o se è chiaro l’abbandono, la procedura prevede la revoca della concessione e il terreno viene affidato al primo escluso della graduatoria. In questo caso, la concessione non avrà più la durata di cinque anni, ma arriverà a scadenza.
Panoramica
Proprio per il carattere di rotazione degli appezzamenti, negli orti è fatto divieto di piantare alberi da frutto o qualsiasi altra pianta ad alto fusto che, facendo ombra, potrebbe danneggiare il vicino. Allo stesso modo è vietato l’utilizzo di concimi chimici e di ogni sostanza che potrebbe danneggiare il terreno, è consentito solamente l’uso di stallatico.
Manutenzione delle aree comuni, vialetti di accesso, recinzioni e casette di legno è a carico dell’amministrazione, agli assegnatari dell’orto spetta solamente il compito di tenere pulito e in ordine il proprio terreno e, ovviamente, di rispettare le zone comuni.
L’unico problema nella gestione arriva dall’esterno.

Gli atti di vandalismo sono frequenti, essendo una zona molto isolata durante la notte succede che le reti della recinzione esterna vengano tagliate, solitamente sul lato che dà verso l’area dell’ex cava, in questo modo è facile entrare e rubare i prodotti degli orti. Tra gli assegnatari, invece, nessun problema di convivenza, anzi. Non è una rarità che i più esperti diano consigli ai principianti su come gestire l’orto, spiegando quali piante vanno seminate al sole e quali all’ombra, la distanza corretta tra una pianta ed un’altra, la periodicità di irrigazione e tante altre tecniche. Inoltre, con la realizzazione di una zona comune dotata di tettoia, tavoli e panche, l’aggregazione e la socializzazione è ormai un dato di fatto.

Danni alla recinzioneNelle foto: Dall’alto, Il manifesto con la storia del parco e degli orti urbani dopo le bonificheUna veduta di un orto urbano all’ArrivoreLa recinzione esterna degli orti tagliata, il danno subito più frequentemente.

di Giorgia Gai
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