Cascina Falchera, là dove c’era l’erba, ora… ce n’è ancora

Idee admin 11 settembre 2012

Là dove c’era l’erba – ora c’è – una città.
Quasi cinquant’anni fa, il lamento del ragazzo della via Gluck era indice di un’epoca di sfrenata espansione in orizzontale delle città italiane, che divoravano suolo agricolo per far fronte alla massiccia immigrazione interna. Ma talvolta, là dove c’era l’erba ce n’è ancora: è il caso della Cascina Falchera, a un tiro di schioppo dai palazzoni del quartiere omonimo e non lontana da quel nastro d’asfalto congestionato da lamiere in movimento che è la Tangenziale nord.
Non è l’unica cascina ancora attiva sul territorio comunale – anche se ovviamente ne sono rimaste pochissime – però ha la particolarità di essere un centro didattico, nel circuito di Iter (Istituzione Torinese per un’Educazione Responsabile), che accoglie ogni anno migliaia di bambini delle scuole d’infanzia e delle elementari.
Ai consiglieri delle commissione Ambiente e Istruzione, che con i presidenti Marco Grimaldi e Luca Cassiani hanno visitato la struttura, è stato spiegato come ai piccini venga offerto un approccio non superficiale.
Cascina FalcheraAl allegro incontro con caprette e paperini, sempre entusiasmante anche per la generazione della Playstation, si accompagnano esperienze formative che hanno lo scopo di educare bambini e bambine a un corretto rapporto con la natura e le sue risorse. Anche svolgere qualche lavoretto in un orto o imparare che il formaggio non nasce nei frigoriferi del supermercato o ancora, capire il ruolo essenziale degli alberi nel ciclo vitale del nostro pianeta e quindi di ognuno di noi, può servire a diventare, un domani, dei cittadini migliori.

Nelle foto: Due momenti del sopralluogo dei consiglieri comunali alla Cascina Falchera

tratto da Città Agorà
Claudio Raffaelli
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