Torino: agricoltura e orti urbani contro il degrado e il consumo di territorio.

Idee admin 13 luglio 2012

Con il sopralluogo agli orti urbani di Mirafiori sud, giovedì 12 luglio si è chiuso un ciclo che ha visto la commissione Ambiente insieme alla commissione Urbanistica monitorare le aree verdi cittadine nel corso degli ultimi dodici mesi per valutare la possibilità di variare la destinazione d’uso di aree verdi verso finalità agricole, la possibilità di mettere a bando le cascine presenti nelle aree parco, e la fattibilità del progetto “Torino città da coltivare” (TOCC). Un progetto che propone di introdurre forme di agricoltura urbana da parte di privati, anche con la concessione di aree ed edifici comunali, o in collaborazione con agricoltori già proprietari di un’azienda.

Nei mesi scorsi la commissione Ambiente ha incontrato anche le associazioni e le cooperative che collaborano con gli affidatari alla gestione degli oltre 400 orti urbani esistenti in città e ha svolto una serie di sopralluoghi, con l’intento valutare eventuali modifiche da apportare al regolamento orti urbani.
Il sopralluogo di giovedì, infine, ha permesso ai consiglieri di visionare gli orti urbani della Circoscrizione 10 a ridosso del Sangone, all’interno dell’area parco omonima. Un esperimento di agricoltura condivisa nato cinque anni or sono e che potrebbe presto essere modificato dal nuovo regolamento che si muove nel senso di aumentare la socializzazione e il ritorno alla collettività di quegli spazi. Orti urbaniLa commissione ha potuto visionare anche gli orti ‘abusivi’ lungo l’asse di strada Castello di Mirafiori – strada del Drosso che, grazie agli oneri di urbanizzazione e alle compensazioni del termovalorizzatore in costruzione al Gerbido, potranno essere trasformati in ulteriori 150 orti urbani regolari all’interno di un’area parco che si estende lungo l’asse del torrente Sangone dai confini con Nichelino a quelli con Beinasco e che potrebbe comprendere l’area destinata al nuovo campeggio di Torino.
“Sono sicuro che Mirafiori guiderà il cambiamento verso una nuova vocazione agricola della città con la possibilità di attrarre nuove imprese agricole nei terreni cittadini ancora incontaminati”, ha commentato il presidente della commissione Ambiente Marco Grimaldi. “Gli orti urbani – ha aggiunto - grazie alle modifiche al regolamento comunale, non dovranno essere più solamente destinati ad uso sociale ma anche per fini didattici e a disposizione della collettività”.

Nelle foto: Il presidente della commissione ambiente Marco Grimaldi, il Presidente della Circoscrizione Marco Novello e consiglieri durante il sopralluogo e – in basso - un gestore durante il lavoro nell’orto urbano in concessione.

Ufficio Stampa Comune di Torino, di Marcello Longhin
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