Torino. In Estate niente giacca e cravatta in Consiglio Comunale.
Idee admin 10 giugno 2012“Torino. Niente giacca e cravatta in Consiglio Comunale, lo chiede il Presidente della Commissione Ambiente. Assessori, consiglieri e personale di sesso maschile sono obbligati per regolamento ad indossare giacca e cravatta nelle sedute del Consiglio Comunale. Anche in piena estate … E allora nessuna speranza di limitare i condizionatori? Ne parliamo con Marco Grimaldi.”
di Elena Donà tratto da http://www.ecodallecitta.it
Non si entra in Sala Rossa senza giacca e cravatta. Nemmeno in pieno luglio e sotto il sole, con una temperatura cammello-friendly. Lo dice il Regolamento Comunale, art. 105. (Durante le adunanze del Consiglio Comunale, i partecipanti devono vestire in modo consono alla dignità dell’assemblea, e mantenere un contegno corretto e tale da garantire l’esercizio delle funzioni del Consiglio nel rispetto delle leggi, dello Statuto e dei regolamenti. Consiglieri, assessori ed il personale dedito all’assistenza dei lavori del Consiglio di sesso maschile, devono indossare giacca e cravatta.). Va da sé che con camicia, giacca e cravatta all’aria condizionata non vuole rinunciare nessuno, e a maggior ragione se nessuno li obbliga. La circolare inviata dal Direttore Vaciago, infatti, impone di non accendere il condizionatore sotto i 28° esclusivamente agli uffici, e oltretutto soltanto a quelli chiusi al pubblico. Sala Rossa esonerata quindi. Ma c’è qualcuno che vorrebbe che uno sforzo lo si facesse lo stesso. “Sto scrivendo una lettera al Presidente del Consiglio Comunale proprio per questo – ci racconta Marco Grimaldi, Presidente della commissione Ambiente – Auspico che si tenga conto di questa circolare, e che il Presidente si senta chiamato in causa, anche se l’obbligo di limitazione non è esteso anche alla Sala Consiliare”. Per farlo però bisogna risolvere il problema del dress code, magari tagliando la testa al toro come inGiappone: permesso di circolare in camicia anche nelle occasioni più formali, pur di risparmiare sui condizionatori. “Una cosa che peraltro nelle sedute di commissione facciamo già da tempo, e non è che la Sala dell’Orologio, dove si svolgono, abbia una storia meno nobile. Ma questo è un problema di tradizione, o meglio, di un’interpretazione un po’ troppo rigida di questa tradizione, che per rispettare l’aulicità della Sala finisce per perdere di vista il buon senso. A luglio siamo arrivati ad avere anche 22° nelle sedute. Mi dite che senso ha?” Ventidue gradi: un paio in più di quelli che ci sono a dicembre, insomma. “Ormai ci siamo abituati a non avere più né freddo né caldo, a stare sempre bene. Sulle possibilità che la proposta venga accolta Grimaldi non si sbilancia: “Non mi pronuncio. Certo, sarebbe un bel segnale, una svolta culturale non da poco”. Noi restiamo in attesa.
Al Presidente del
Consiglio Comunale
Giovanni Maria Ferraris
Oggetto: art. 105 Regolamento del Consiglio Comunale.
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Vista la circolare del Direttore Generale “Disposizioni in materia di risparmio energetico. Precisazioni.” del 30 u.s., che ritiene di adottare quale criterio di riferimento per l’uso degli impianti di condizionamento nel periodo estivo una regolazione degli impianti centralizzati che preveda l’attivazione in caso di raggiungimento di temperature interne superiori a 28°C, si richiede di valutare l’opportunità, per quanto riguarda il periodo estivo, di derogare a quanto disposto dall’art. 105 del Regolamento del Consiglio Comunale in ordine all’obbligo per Consiglieri, assessori e personale dedito all’assistenza dei lavori del Consiglio di sesso maschile, di indossare giacca e cravatta.
Cordiali saluti.
Marco Grimaldi
COMUNICATO STAMPA
Dichiarazione sen. Roberto Della Seta – Pd
Risparmio energetico; Della Seta : Il Parlamento prenda esempio dal comune di Torino. Via la cravatta e condizionatori spenti
“Evitare l’uso eccessivo di condizionatori è un ottimo sistema per risparmiare energia e inquinamento.
Bene ha fatto il comune di Torino a decidere che l’aria condizionata possa avvenire accesa solo sopra i 28 gradi, ora è auspicabile che questa stesa regola valga anche per i politici: sia per i consiglieri comunali torinesi, sia per i parlamentari di Camera e Senato.
Se il prezzo da pagare per questo piccolo gesto di civiltà e buon senso è rinunciare per qualche mese all’obbligo della giacca e della cravatta, è un prezzo decisamente congruo.”
E’ quanto dichiara il senatore del Pd Roberto Della Seta, capogruppo Pd in Commissione Ambiente.
“In varie occasioni – continua Della Seta – ho proposto che nei locali del Senato e nella stesaa aula di palazzo Madama, si adottassero regole per ridurre i consumi di energia.
Finora non ho avuto successo, spero che il buon esempio di Torino contribuisca a rendere anche il Senato, dove lo spreco energetico è la norma e dove resistono abitudini un po’ anacronistiche come l’obbligo di cravatta, diventi un po’ meno conservatore e un po’ più sensibile al tema del risparmio d’energia.”
Roma 12 giugno 2012