I vertici di TRM in commissione ambiente
Idee admin 10 maggio 2012
“Il nostro pensiero va alle due vittime degli incidenti mortali nel cantiere del termovalorizzatore del 3 e del 31 marzo Antonio Carpini e Cosimo Di Muro, ai feriti e alle loro famiglie”.
Così Marco Grimaldi, presidente della Commissione Ambiente, ha aperto i lavori della seduta odierna, in cui sono stati auditi Bruno Torresin, l’amministratore delegato di TRM (stazione appaltante dell’inceneritore del Gerbido) e Giusi Di Bartolo, l’ingegnere Responsabile un
ico del procedimento, alla presenza degli assessori Enzo Lavolta e Tom Dealessandri.
“Attualmente è in corso un’indagine della Procura della Repubblica di Torino contro ignoti – ha spiegato Torresin – I lavori proseguono regolarmente tranne nell’area sequestrata: l’avanfossa e il muro che separa l’avanfossa dalla fossa conferimento rifiuti e altri casseri rampanti”.
“Stiamo collaborando con la Procura – ha concluso l’a.d. – ma ad oggi non abbiamo elementi per pronosticare i tempi e le modalità del dissequestro. Saranno i tempi e le condizioni di dissequestro che consentiranno di valutare il rispetto delle scadenze previste: conclusione lavori di costruzione e avvio esercizio provvisorio nel gennaio 2013; avvio esercizio commerciale a gennaio 2014. Altrimenti, dovremo rivedere il cronoprogramma”.
L’appalto del termovalorizzatore, contrattualizzato il 25 gennaio 2010 dall’associazione di imprese ATI CNIM (mandataria) e COOPSETTE (mandante), prevede oneri di sicurezza ordinari e aggiuntivi per 9 milioni di euro e massimali di copertura assicurativa pari a 10 milioni di euro per ogni sinistro, con limite massimo di risarcimento di 2,5 milioni di euro per ogni lavoratore infortunato.
A maggior tutela dei lavoratori, il 25 maggio 2010, inoltre, l’ATI CNIM ha siglato un accordo con le organizzazioni sindacali per disciplinare: livelli di relazione sindacale, sicurezza e prevenzione, informazione e formazione in materia di sicurezza, regolarità del lavoro (turnistica, pause, riposi, ecc.).
Nel gennaio 2011è stato anche stipulato un accordo con il CPT (Comitato Paritetico Territoriale) per le attività di promozione, formazione, consulenza e controllo per la prevenzione di infortuni durante tutta la durata del cantiere.
Per quanto riguarda l’autorizzazione ai subappalti, nel rispetto delle procedure di legge, TRM richiede, tra l’altro, alla Prefettura di competenza notizie antimafia circa i subappaltatori che eseguono lavori per un importo superiore ai 150mila euro e il documento unico di regolarità contributiva (DURC) per l’ingresso in cantiere e, successivamente, per ogni stato di avanzamento dei lavori.
Nei mesi scorsi, dopo un’informazione atipica ricevuta dalla Procura di Agrigento che segnalava un’indagine sull’amministratore (in “odore di mafia”) di una società che aveva un subappalto nel cantiere, TRM si è prontamente attivata per allontanarlo, reagendo tempestivamente.
Torino, 10 maggio 2012
Massimiliano Quirico
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