“Un’economia per i molti, non per i pochi”. Green New Deal e finanzcapitalismo. Si apre domenica 21 in Piemonte la campagna elettorale di Liberi e Uguali.

diritti, Idee, iniziative, lavoro, sinistra, solidarietà, sostenibilità TAGS / espace, finanzcapitalismo, grasso, green new deal, leu, Liberi e uguali, luciano gallino, Marco Grimaldi, piemonte, sinistra, torino admin 22 gennaio 2018

Economia Espace

Pietro Grasso aprirà la campagna elettorale di Liberi e Uguali in Piemonte.

Ha scelto la Torino colpita dalla recessione, il centro manifatturiero d’Italia oggi teatro di delocalizzazioni e crisi aziendali, dove Whirlpool ha appena deciso di chiudere l’Embraco di Chieri e licenziare 500 operai.

“Un’economia per i molti, non per i pochi” parlerà di come si può invertire questa rotta e sarà dedicata all’eredità di Luciano Gallino.

La riscoperta del ruolo dello Stato in economia, la necessità di limitare il potere finanziario, la possibilità di creare lavoro attraverso l’intervento pubblico sono parte di questa eredità. Gallino aveva immaginato e promosso un piano del lavoro per creare occupazione curando i territori e favorendo la conversione ecologica. Il nostro sistema sociale ed economico deve essere riprogettato in chiave ecologica: dal modo di produrre agli stili di vita, ai modelli di consumo.

Allo stesso tempo Gallino è stato uno dei più acuti analisti delle evoluzioni del capitalismo ai giorni nostri, della finanziarizzazione dell’economia, della grande elusione, dello spostamento dei capitali nei paradisi fiscali.

Questioni che per noi devono essere al centro dell’analisi delle diseguaglianze.
“Un’economia per i molti, non per i pochi”. Green New Deal e Finanzcapitalismo sarà al Teatro Espace di via Mantova 38.
Introdurranno Marco Grimaldi e Silvana Accossato.

9,30: Il Green New Deal, con Rossella Muroni, Annalisa Corrado, Giorgio Airaudo, Francesco Laforgia.

11,30: Il Finanzcapitalismo (Banche, Finanza, Economia di piattaforma, Paradisi Fiscali e Gig Economy), con Nicola Fratoianni, Elly Schlein, Federico Fornaro.

Conclusioni di Pietro Grasso.

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