Gioco d’azzardo, Grimaldi (SEL-SI), Ottria (Mdp-Art. 1): La legge lunedì deve entrare in vigore, tanti Comuni e tanti cittadini l’aspettano da troppo tempo

Regione, sinistra TAGS / gioco d'azzardo, slot machine admin 17 novembre 2017

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In una lettera al Ministero dell’Economia, l’associazione di gestori Astro ha chiesto di sospendere l’applicazione del Preu (il Prelievo erariale unico, ndr) forfettario su circa 20mila slot in Piemonte, per le quali la nuova legge regionale per la prevenzione e il contrasto alla diffusione del gioco d’azzardo patologico impone la rimozione entro il 20 novembre.

La l.r. 9/2016 prescrive la distanza minima, di 300 metri nei Comuni con popolazione fino a cinquemila abitanti e di 500 metri in quelli più popolosi, da alcuni luoghi sensibili (scuole, centri di aggregazione giovanile, ospedali, bancomat, compro oro) e limiti temporali di almeno tre ore all’accensione delle slot durante l’orario di apertura degli esercizi provvisti di macchinette. Tutte le macchine che non rispondono a questi requisiti fra quattro giorni dovranno essere spente e rimosse.

Se la legge non fosse costituzionale o fosse stata in conflitto con le prerogative dello Stato, sarebbe stata impugnata.

Oggi tuttavia il Presidente Chiamparino, pur riconoscendo il voto unanime del Consiglio Regionale Laus e le finalità ineccepibili della legge, ha scritto una lettera al Presidente del Consiglio in cui, alla luce del disegno di legge di Stabilità 2018 (che quindi non è ancora vigente), chiede di modificare la norma regionale approvata pochi mesi fa, per venire incontro agli esercenti ed evitare danni erariali.

Come hanno sottolineato tutte le forze di maggioranza, “non è possibile, a poche ore dall’entrata in vigore di una legge, modificarla con semplici atti di indirizzo o prese di posizione”. Le leggi regionali devono adeguarsi agli indirizzi della Conferenza Stato-Regioni, nel senso che non possono essere più permissive. Al contrario, alla fine del punto 5 dell’intesa siglata dalla Conferenza il 7 settembre 2017, si stabilisce che le Regioni possono “prevedere forme maggiori di tutela per la popolazione”.

“Non crediamo sia necessario convocare alcun Consiglio urgente, non condividendo il metodo e il merito di questa richiesta” – dichiarano il Capogruppo di SEL Marco Grimaldi, relatore di maggioranza della legge, e il Capogruppo di Mdp-Art. 1 Walter Ottria. – “Il metodo, perché la legge è stata approvata a maggio 2016 all’unanimità e modificata solo il 26 luglio e ora con un colpo di spugna si vorrebbe cancellare il voto dell’aula. Il merito, perché la legge fornisce finalmente la cornice entro la quale regolare la materia, come Comuni e cittadini chiedono da troppo tempo”. 

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