Grimaldi (SEL-Sinistra Italiana), Boni e Manzi (Radicali) in visita al Carcere Minorile Ferrante Aporti: aiutiamo i ragazzi a rimanere fuori

diritti, Idee, iniziative, lavoro, Regione, sinistra, solidarietà TAGS / carcere, minori admin 3 marzo 2017

ferrante aporti

Questa mattina il Capogruppo di SEL Marco Grimaldi si è recato in visita all’Istituto Penitenziario Minorile Ferrante Aporti di Torino, accompagnato dagli esponenti di Radicali Italiani Silvja Manzi e Igor Boni.

Il rapporto dell’Associazione Antigone, “Ragazzi fuori”, racconta di un sistema penale minorile che, per fortuna, incarcera poco (basti pensare che nel 1940 i detenuti erano 8521, mentre oggi sono circa 450 detenuti minori in Italia), ha una recidiva minima (meno del 5%) rispetto agli istituti penitenziari per adulti e dove magistrati, servizi sociali minorili e volontariato lavorano in sinergia. I casi di successo della “messa alla prova” (istituto che sospende il processo e in caso di riuscita cancella il reato) sono superiori all’80%.

Il carcere maschile minorile di Torino oggi ospita 34 ragazzi, di cui 24 maggiorenni e dieci minorenni. Infatti, negli ultimi quattro anni, è stato possibile scontare la pena per un reato commesso nella minore età fino ai 25 anni, estendendo la possibilità di scontare la pena nell’istituto minorile a una fascia di “giovani adulti”. Questo ha prodotto anche una diversa gestione degli spazi (per evitare fenomeni di bullismo e cameratismo). Sono diminuiti i reati di spaccio e aumentati in proporzione i reati contro il patrimonio (soprattutto furti). In aumento gli stranieri (21 su 34) e i procedimenti in arrivo dal Beccaria di Milano e dal Marassi di Genova, soprattutto per sovraffollamento. I casi provenienti dal capoluogo torinese sono solo 8.

La delegazione, dopo un lungo e piacevole confronto con la Direttrice dell’Istituto Gabriella Picco e il neocomandante Nino Costa, ha visitato tutti i reparti, attardandosi a parlare con i ragazzi, in particolare dei progetti che già li vedono coinvolti all’esterno del carcere, e con i giovani cioccolatieri, panettieri, grafici e writers che frequentano i laboratori all’interno del Ferrante Aporti.

Al Ferrante Aporti ci è stato chiaro da subito quanto la funzione rieducativa sia più pregnante di quella repressiva” – dichiarano i membri della delegazione. – “Anche per questo crediamo opportuno ridiscutere la soppressione del T.M. e dell’ufficio del P.M.M. previsto nell’ultimo dispositivo del processo civile presentato dal Governo. La soppressione dei tribunali e delle procure per minorenni rischia di dilapidare un patrimonio di competenze che ha reso la giustizia minorile italiana una delle poche eccellenze del sistema penale italiano e un esempio in Europa.

L’istituto torinese, anche se fra i migliori in Italia, ha le sue difficoltà: risulta incredibile che, come abbiamo notato in altre situazioni carcerarie, anche a fronte di investimenti ingenti che hanno prodotto il miglioramento di tante aree, la non ristrutturazione del tetto e il mancato finanziamento del lotto 3 rischiano di pregiudicare gli sforzi compiuti in passato.

Un ultimo appello alla città di Torino, che da poco ha aggiornato il protocollo di intesa: i ragazzi del laboratorio artistico ci hanno fatto una richiesta e noi vorremmo riportarla. Stanno producendo delle opere di poster-art. Dedichiamo ogni anno un muro dei nostri quartieri alla loro esposizione”.

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