Sulla residenzialità psichiatrica nessuna forzatura, c’è ancora tempo per cambiare

Idee, Regione, sanità, solidarietà TAGS / Marco Grimaldi, psichiatria, Regione Piemonte, residenzialità psichiatrica, sanità admin 1 agosto 2016

Marco7616

A inizio luglio la Giunta ha presentato la nuova bozza di delibera di integrazione alla DGR 30/2015 sulla, ridiscussa in Commissione Sanità la scorsa settimana. In quella sede, il Capogruppo di SEL Marco Grimaldi ha votato a favore della richiesta di rinvio, dichiarando che non avrebbe espresso il parere sulla delibera e sarebbe uscito dall’aula della Commissione. Per questo, e per le perplessità di maggioranza e opposizioni, la Commissione è stata rinviata in data odierna, ove è stata finalmente accolta la richiesta di sospensione fino a settembre.

“La maggioranza condivide la necessità di stabilire una griglia di regole che possa normare e accreditare la psichiatria residenziale in Piemonte, elaborare un equo sistema tariffario, nonché la nuova volontà di istituire un osservatorio sulla psichiatria e adeguare i gruppi appartamento alle condizioni strutturali delle civili abitazioni” – dichiara Grimaldi –. “Tuttavia, come abbiamo ribadito con il voto di oggi, la delibera non sembra recepire quanto segnaliamo da mesi insieme agli utenti, ai medici, agli operatori, alle cooperative del settore, agli enti locali: per molte delle strutture classificate come gruppi appartamento e comunità alloggio la rigida definizione di ‘struttura a bassa intensità assistenziale’ resta inappropriata, dal momento che queste strutture hanno inequivocabilmente anche un carattere terapeutico-riabilitativo per quanto concerne la tipologia di pazienti, i programmi di trattamento e la prevalenza del personale sanitario. Il Consiglio Regionale su questo punto si è espresso e non intendiamo tornare indietro”.

Inoltre il Gruppo SEL ribadisce l’importanza di poter transitare dalla condizione di soggetto bisognoso di riabilitazione sociale a soggetto bisognoso di cure, nel caso se ne verifichi la necessità, senza dovere per questo cambiare struttura.

“Mi fa piacere che oggi la Commissione abbia accolto la nostra richiesta di rinviare la discussione a settembre, ” – conclude Grimaldi –  “dando alla Giunta, alle associazioni e ai soggetti coinvolti la possibilità di un reale confronto”.

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