47 euro a pestaggio, questo è il prezzo di ciò di cui stiamo parlando.

diritti, Idee TAGS / abusi, G8, Genova, Genova 2001, Numero identificazione polizia, reato, tortura admin 20 luglio 2016

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Angelino Alfano, per giustificare l‘ennesimo stop alla legge che renderebbe la tortura un reato specifico in Italia, ha detto che le forze dell’ordine “stanno facendo un lavoro eccellente, che non può avere il freno derivante dall’ansia psicologica o dalla preoccupazione operativa in un contesto complesso nel quale dovrebbero venire a trovarsi”. Punire la tortura e introdurre un numero d’identificazione provocherebbe insomma un’ansia psicologica.

Da più di 15 anni, da quando molti di noi sono tornati dalle strade macchiate di sangue di Genova, chiediamo con più forza l’introduzione del reato di tortura, nonché una cosa molto semplice: che il casco di protezione indossato dal personale delle Forze di Polizia riporti sui due lati e sulla parte posteriore una sigla univoca che consenta l’identificazione dell’operatore che lo indossa, vietando di portare caschi o altri mezzi di protezione del volto che non permettano l’identificazione dell’operatore, o di indossare caschi assegnati ad altri.

Il disegno di legge per l’introduzione del reato di tortura e per l’identificabilità delle forze dell’ordine è nuovamente fermo, grazie all’accordo raggiunto ieri tra le destre e la maggioranza che sostiene Renzi.

Quanto brevemente vi ho descritto non è figlio di un colpo di calore, o come ironicamente hanno scritto alcuni “l’effetto Erdogan”. È semplicemente uno dei tanti volti tristi dell’Italia che noi vogliamo cancellare.

47 euro a pestaggio, questo è il prezzo di ciò di cui stiamo parlando.

(FILES) This file picture taken on July

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