CSP: La ricerca è in cassa integrazione?

diritti, Idee, lavoro, Regione, solidarietà TAGS / csp, ricerca admin 15 dicembre 2015

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Abbiamo appreso che il CSP – Innovazione nelle ICT è pronto a vendere le proprie quote detenute dall’Unione Industriale per evitare il fallimento. Il CSP, polo di eccellenza, innovazione e ricerca nel campo dello sviluppo e della sperimentazione di tecnologie avanzate informatiche e telematiche, che occupa quarantacinque dipendenti (fra assunti e precari), è partecipato al 39% dalla Regione Piemonte e al 24% dal CSI Piemonte, ma la Regione ha deciso di cedere le proprie quote.

Giovedì 10 dicembre, i lavoratori si sono fermati per due ore di sciopero, per chiedere chiarimenti in merito al proprio futuro nell’azienda.

Per questo stamattina il Capogruppo di SEL Marco Grimaldi ha chiesto con un’interrogazione urgente che si faccia di tutto per mantenere pubblica la proprietà del CSP, anche attraverso la fusione o la creazione di un’aggregazione con altri istituti con la medesima vocazione, per esempio l’Istituto Superiore Mario Boella (ISMB).

“Prima di avviare qualsiasi processo di cessione delle quote societarie – dichiara Grimaldi – “la Regione dovrebbe valutare la possibilità di continuare a investire in ricerca e innovazione, tentando con ogni strumento possibile di mantenere un presidio pubblico di eccellenza nel campo dello sviluppo e della sperimentazione di tecnologie avanzate informatiche e telematiche. Apriamo subito un’interlocuzione con la Compagnia di San Paolo e il Politecnico, tra i maggiori azionisti dei centri di ricerca su queste materie”.

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