“Nessun posto è bello come casa mia” Il mago di Oz

Idee admin 5 novembre 2014

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Forse ve lo ricordate: poco più di un mese fa, con una mozione approvata all’unanimità, abbiamo ottenuto l’istituzione di un fondo “Salva Sfratti” regionale. Volevamo dotare la Regione di una misura che consentisse alle famiglie sotto sfratto per morosità incolpevole di non perdere la propria casa, prima ancora che aiutarle a trovare un’altra sistemazione; perché la casa non è solo un tetto anonimo: è lo spazio che ciascuno di noi fa suo, un fattore di identità, di protezione, di costruzione e cura delle proprie relazioni. Per questo venirne spossessati è così doloroso. Per questo era importante intervenire per prevenire gli sfratti, più ancora che per gestirne le conseguenze.

Chi fa l’amministratore dovrebbe saperlo bene: l’emergenza abitativa è un dramma che riguarda ogni anno migliaia e migliaia di persone in tutto il Piemonte, troppo spesso periferico rispetto alle priorità delle istituzioni e del dibattito politico. Nel corso dell’anno 2013 vi sono state, presso il solo Tribunale di Torino, quasi quattromila procedure esecutive, la gran parte di esse determinate dalla diminuzione o perdita della capacità reddituale delle famiglie a causa della crisi economica.

Per questo, in un’epoca di erosione del welfare e assenza di ammortizzatori sociali universali, il sostegno alle nostre linee d’indirizzo ci era parso un segnale importante. Tuttavia molti temevano che non si sarebbe andati al di là di una dichiarazione d’intenti, soprattutto a fronte della difficilissima situazione finanziaria della Regione.

Oggi, mentre il Ministro Lupi propone un decreto punitivo nei confronti di coloro che, rimasti senza dimora, occupano immobili vuoti, anziché immaginare politiche in grado di prevenire l’extrema ratio delle occupazioni, la Commissione Bilancio della Regione Piemonte conferma quell’atto di indirizzo votato a fine settembre. Ecco i numeri presentati dall’assessore Ferrari che delineano l’utilizzo dei 19,1 milioni per le politiche abitative: 3,7 saranno destinati al nuovo fondo Salva Sfratti, 5 al fondo sociale morosità incolpevole per i residenti in case ATC, 8 al nuovo bando per il sostegno per la locazione in case private e 2,5 alle agenzie per la casa (come Locare a Torino).
In tempi di crisi e di deficit drammatico del bilancio regionale, credo sia una notizia piuttosto straordinaria. Ma è bene superare lo stupore: noi vogliamo precisamente una Regione che sappia fare politica anche e soprattutto nelle avversità, compiendo delle scelte, esplicitando la propria visione della società, della sua organizzazione, del suo modello di sviluppo, e non limitandosi a operazioni di ragioneria. Lo spirito dovrà essere il medesimo quando si discuterà di sanità, di diritto allo studio, di politiche per l’occupazione e per l’ambiente. Prima i diritti. Quello di oggi è un secondo passo nella giusta direzione, speriamo presto di vedere concretizzarsi tutte le misure: il fondo Salvasfratti non trasformerà il Piemonte nel magnifico mondo di Oz ma, se permetterà ogni anno anche solo a 1000 famiglie di rimanere nelle loro case, sarà un bellissimo sogno che diventa realtà.

Marco Grimaldi

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