Un milione di Rachid.

Idee TAGS / bossi fini, cittadinanza, immigrati, l'italia sono anch'io, rachid admin 10 ottobre 2013

Non volevo intervenire nelle congratulazioni pubbliche a Rachid, proprio perché lo conosco bene e mi sento di dire che lui, come tanti suoi coetanei, fa parte della Penisola dei Famosi della quale ci si accorge solo se c’è il lieto fine o il dramma assoluto.

Forse per questo in pochi giorni è diventato il simbolo positivo delle contraddizioni di questo Paese.

Per addentrarmi nel ragionamento dovrò scrivere alcune riflessioni di contesto.

Molti si dimenticano che attualmente vivono in Italia circa 5 milioni di persone di origine straniera. Molti di loro sono bambini e ragazzi nati o cresciuti nel nostro Paese, che tuttavia possono accedere alla cittadinanza con modalità quanto mai ristrette e dopo un lungo percorso burocratico. Le conseguenze di tale situazione sono disuguaglianze e ingiustizie che, impedendo una piena integrazione, disattendono il dettato costituzionale che, all’articolo 3, stabilisce il fondamentale principio di uguaglianza, ed impegna al contempo lo Stato a rimuovere gli ostacoli che ne impediscono il raggiungimento.

Per non parlare di quanto concerne la naturalizzazione, la cittadinanza può essere concessa dopo dieci anni di residenza ininterrotta sul territorio nazionale. La conseguenza di una simile normativa è che il livello di acquisizione della cittadinanza italiana è molto inferiore alla media europea. Come forse non tutti sanno Rachid aspetta da anni la cittadinanza.

Al 1°gennaio 2011 risultavano residenti in Italia 4.235.059 stranieri, di cui 932.675 minori e 572.720 nati in Italia. Erano 673.592 gli alunni e studenti di cittadinanza non italiana iscritti nell’anno scolastico.

L’acquisizione della cittadinanza non può costituire una sorta di privilegio da elargire discrezionalmente e a seguito di un tortuoso percorso burocratico, ma deve essere il naturale coronamento della legittima aspirazione del richiedente, a seguito di un soggiorno legale di durata ragionevole sul territorio.

Ma non solo, non vorrei che facessimo finta di non collegare tutti i fatti, i numeri e soprattutto le persone. C’è una fotografia spesso drammatica di chi è arrivato e una tragica di chi giace nei nostri mari.

Il Mediterraneo è diventato il più grande cimitero di Europa: 25 mila vittime negli ultimi 20 anni, secondo l’Organizzazione internazionale per le migrazioni. La tragedia di Lampedusa, come tutte le altre, non è un caso, una fatalità,  uno scherzo del destino. È il prodotto di politiche fallimentari e di una classe dirigente che di giorno piangeva le vittime e di notte scriveva norme repressive, quelle stesse norme che solo nei giorni scorsi il Consiglio d’Europa aveva giudicato ancora una volta “sbagliate o controproducenti”.

Le politiche italiane sull’immigrazione sono causa di morte e continue tragedie. Per questo non bastano più il cordoglio e la solidarietà. Servono azioni immediate per fare in modo che questi anni non siano passati invano, finalmente in molti dicono quello che sosteniamo da tempo: è il momento di abolire la Bossi-Fini, il reato di clandestinità e tutte le norme che limitano indebitamente i diritti fondamentali dei migranti, così come sono sanciti nella Carta Europea dei Diritti fondamentali.

Come sapete chiediamo da tempo l’introduzione di misure che garantiscano il diritto alla vita e alla dignità umana, consentendo diverse modalità di ingresso legale in Italia, a cominciare dall’introduzione dei permessi di soggiorno per la ricerca di lavoro.

Per questi motivi invito il Primo cittadino della città a dare la cittadinanza onoraria a Rachid in attesa di quella dello Stato. Come abbiamo fatto per tutti i nati a Torino con la Cittadinanza Civica. Lui come tanti ragazzi che vivono, studiano e crescono in questo Paese non ha bisogno solo di medaglie ma della cittadinanza Italiana che gli spetta di diritto.

Apprezzo l’evoluzione che ha portato la Lega dal voler mettere in galera chi vende spugnette e accendini a premiare la loro capacità di integrazione. Per questi stessi motivi invito il gruppo della Lega a smetterla di fare strani distinguo tra i casi di successo e la straordinaria normalità dei ragazzi cresciuti o nati in Italia da genitori immigrati. Chiedete anche voi di cancellare la Bossi Fini e sostenere nuove leggi a partire dallo ius soli e dalla semplificazione dei processi di naturalizzazione. Impegnatevi perché tutti i capaci e meritevoli privi di mezzi prendano le borse di studio, a prescindere dalla loro regione o Paese d’origine e se volete fare un vero favore a questa Città iniziate subito con la cancellazione della manifestazione razzista di sabato convocata dal vostro movimento.

Marco Grimaldi

More info:

http://torino.repubblica.it/cronaca/2013/10/07/news/dagli_accendini_alla_laurea_rachid_diventa_dottore-68089012/

http://www.lastampa.it/2013/10/09/cronaca/i-cento-rachid-che-studiano-a-torino-X2ceJD43e2RvVbuJpCmNtL/pagina.html

http://torino.repubblica.it/cronaca/2013/10/09/news/la_lega_propone_sigillo_civico_a_rachid-68254970/

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