Nascono ovunque, i papaveri.
Nei campi, sui bordi di strade e ferrovie.
E se cerchi di fermarli, poi ritornano.
È così che immagino la Sinistra: diffusa e testarda.
Abbiamo speso troppi anni a ragionare su di noi, sul perché non siamo percepiti come realtà che può davvero cambiare il Paese e, intanto, ci siamo dimenticati il Paese stesso.
Quello che fa fatica a trovare una ragione per non gettare la spugna.

“La Cosa Giusta” non è stato solo un invito a manifestare il proprio sdegno per quello che è accaduto in queste settimane di “piccola bottega degli orrori del governo”, no, è stato un momento per fermarsi e ragionare sulla necessità di aprire noi stessi alle pratiche virtuose che abbiamo letto, ascoltato e che dobbiamo iniziare a “fare”.
Proprio “fare”, con le mani, immaginando un progetto politico come la bottega di un artigiano che si riprende il tempo e fa le cose per bene, lasciando da parte la vocazione da “catena di montaggio” alla quale ci hanno abituati in questi anni.
Io ci sono.
Noi ci siamo.
Nei campi, sui bordi di strade e ferrovie.
Nel mondo vero che ha bisogno di risposte.

di Maria Pia Erice